La Nazione - 21 Febbraio 2015

La «Ferrari delle spezie» comprata dal colosso Usa
Data:

21 Febbraio 2015

Fonte:

La Nazione

La «Ferrari delle spezie» comprata dal colosso Usa

La nota ufficiale italiana parla di un semplice «accordo». Quella ufficiale americano pubblicata a Sparks, nel Maryland, negli Usa, è ben più esplicita. A borsa (statunitense) chiusa, ieri intomo alle 14.30, il colosso alimentare McCormick, un gigante da oltre 4 miliardi e mezzo di dollari di fatturato e con una presenza nei 5 continenti, annuncia lo sbarco in Italia. Per l'esattezza, nel Mugello, a San Piero a Sieve. Drogheria&Alimentari, conosciuta come marco intemazionale D&A, industria di spezie con altri rami (come la produzione di prodotti bio tipici toscani, tra gli altri) è stata comprata quasi interamente dalla Mc Cormick. D&A è una sorta di «Ferrari delle spezie», come è stata definita dopo il suo successo commerciale: quello di ieri punto di arrivo della storia di un marchio di cui si perde rorigine nei secoli, che aveva una bottega fiorentina, ma che diventa "grande" industrialmente dopo il 1987, con l'acquisizione da parte della famiglia Carapelli (quelli dell'olio) e Barbagli. Non si tratta però dell'acquisizione di un semplice marchio: il Mugello non ha da temere l'arrivo dello straniero «compra e fuggi». Dagli Usa si fa sapere che «come fornitore di prodotti propri e per terzi, D&A ha circa un terzo del mercato delle spezie e condimenti in Italia ed esporta i suoi prodotti in 60 altri Paesi. Prevediamo una forte crescita per questi prodotti, in particolare negli Stati Uniti e nei principali mercati internazionali in cui i consumatori sono alla ricerca di sapori etnici unici e autentici. I proprietari e i dipendenti di D&A hanno costruito un grande business e non vediamo l'ora di lavorare con loro per raggiungere continuo successo».E' la conferma che D&A resta a San Piero a Sieve e che il management dell'azienda di Francesco Carapelli e Andrea. Barbagli resterà intatto e al suo posto: non solo, si raddoppia. Sia D&A che Mc Cormick confermano il progetto di espansione della già imponente sede di San Piero a Sieve, di 34.000 metri quadri di cui 12.000 coperti, dove lavorano già 120 dipendenti. E che Mc Cormick sia interessata al settore spezie realizzato in Toscana (la parte di sughi e zuppe bio resterà agli attuali proprietari) lo dicono anche i numeri dell'operazione, gestita in Italia da Kon Group – La Merchant e dallo Studio Miccinelli. A fronte di un fatturato di circa 60 milioni di euro nel 2014 (cresciuto in un anno del 1.3%) il colosso Usa ha sborsato un prezzo maggiore e 9 volte superiore agli utili (Ebitda) annuali: 85 milioni di euro. Insomma, un investimento vero, di una multinazionale, in Mugello. «Le spezie — spiegano a San Piero a Sieve rappresentano il core business della nostra azienda: ne vendiamo alcune centinaia di varietà diverse». Chi ha potuto entrare nello stabilimento, bardato di tuta bianca come medici, ne sa qualcosa: la «botta» del profumo di spezie arriva fino ai polmoni (e, allergie a parte, fa l'effetto di un inalatore antiraffreddore). Metafore a parte, secondo i vertici di D&A questo successo nasce dal fatto che «nel corso dei decenni, attraverso continui investimenti in ricerca e sviluppo, abbiamo saputo ampliare iI nostro mercato, lanciandoci in nuovi campi. La divisione di prodotti al consumo comprende ormai 16 linee di produzione ad alto livello di automazione, con una capacità produttiva che supera i 100 milioni di pezzi all'anno e realizza il 98% delle spezie a marchio per la grande distribuzione». Per Mc Cormick, quello di D&A e l'ultimo tassello per completare la loro presenza nel mondo: l'Italia era infatti il mercato che gli mancava, «con un'azienda che ha una leadership non solo in Italia ma in tutta Europa», ricordano da Sparks. 

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