Quotidiano Nazionale - 21 febbraio 2015

Il re delle spezie conquista il mondo. Drogheria & Alimentari a un gigante
Data:

21 febbraio 2015

Fonte:

Quotidiano Nazionale

Il re delle spezie conquista il mondo. Drogheria & Alimentari a un gigante

«LORO sono 100 volte più grossi di noi. Ma noi siamo la Ferrari delle spezie, siamo l'azienda migliore d'Europa, che ora è entrata in un colosso da 4 miliardi e mezzo di dollari di fatturato. Siamo saliti sul carro migliore possibile, e ci siamo saliti da vincenti». Francesco Carapelli, presidente e patron di Drogheria & Alimentari, rampollo della dinastia dell'olio d'oliva, a 72 anni conferma di essere un vulcano degli affari. Dopo aver siglato da pochi mesi un accordo con i fondi Sici e Hat per una parte del capitale dell'azienda, ieri ha annunciato di aver ceduto il ramo spezie al gruppo Mc Cormick, la catena più importante del mondo di aziende del settore. In cambio di 60 milioni di euro e conservando il ramo sughi e cereali toscani. «Abbiamo scelto una strada di crescita imprenditoriale spiega Carapelli — non di tipo finanziario. Drogheria & Alimentari è un'azienda solidissima dal punto di vista finanziario; due fondi sono appena entrati nel capitale e da tempo stiamo studiando con Borsa Italiana la possibilita di quotarci. Ma per crescere in questo settore bisognava fare il salto. Noi abbiamo raddoppiato i fatturati in 5 anni, siamo arrivati a 60 milioni di euro, con 120 dipendenti e uno stabilimento modernissimo nel cuore del Mugello, a poca distanza da Firenze. Per questo ii gigante McCormick ha comprato le nostre spezie; vuole il made in Italy e un marchio che vende prodotti a 4 dollari a confezione, mentre loro li vendono a 2 dollari». 
LA STORIA di Drogheria & Alimentari è visceralmente legata a Firenze e alla famiglia Carapelli. L'origine nell'antica Bottega delle Spezie, aperta nel 1880 nella centralissima via degli Speziali. Dopo un secolo, e dopo che i Carapelli cedono l'azienda dell'olio alla spagnola Deoleo, prende il nome attuale e si trasferisce nel Mugello, a San Piem a Sieve. Dopo una serie di acquisizioni di marchi e di settori produttivi, diventa un'eccellenza dell'industria alimentare italiana. E dal 2006 il suo quartier generale è uno stabilimento all'avanguardia, con laboratori di controllo e di analisi sofisticati, costato 12 milioni di euro e una superficie di 34mila metri quadrati. Ora tutto finira nelle mani del colosso. «Ho firmato un contratto di Francesco Carapelli Loro fatturano 100 votte più di noi, conquisteremo i mercati. Cosi ci sarà più Lavoro e ricchezza Francesco Carapelli sotto il logo di Drogheria & Alimentari 600 pagine precisa Francesco Carapelli — ma non c'e scritto che finiremo nel grembo di Mc Cornick. Preferisco interpretarla come un'adozione, una soluzione per dare tranquillità all'azienda per assicurare un futuro ai dipendenti. Si aprira una stagione d'oro per Drogheria & Alimentari, con i nostri prodotti entreremo nei supermercati di tutto il pianeta. Lo stabilimento restera a noi, il marchio non si cambiefa. Non si compra la Ferrari per cambiargli nome e casa. Sono convinto che i fatturati cresceranno e che ci saranno tante assunzioni qui in Mugello». In quelle 600 pagine di contratto, Carapelli ha anche messo in chiaro che in consiglio siederanno tre membri della famiglia e tre del gigante acquirente. Il business dei sughi da cacciagione e dei cereali toscani sarà sviluppato assieme alla Regione Toscana. «Con il Comune di San Piero a Sieve — aggiunge il patron dell'azienda — sono gia stati avviati gli iter per far crescere il polo produttivo. Sara uno sviluppo fantastico, una crescita esponenziale che darà lavoro e ricchezza alla Toscana». L'advisor dell'operazione Kon Group, con il supporto legale dello studio Miccinesi e associati. La divisione «retail» di Drogheria e & Alimentari comprende 16 linee di produzione automatizzate, con una capacia produttiva che supera i 100 milioni di pezzi all'anno e realizza 98% delle spezie a marchio per la grande dtstribuzione. E con tanti giovarii laureati che lavorano nei laboratori di analisi. «Un po' mi spiace conclude Francesco Carapelli, che con Andrea Barbagli non si muoverà dal suo ufficio di San Piero — ma era l'unica cosa da fare. Avremmo dovuto spendere centinaia di milioni di euro per aumentare il nostro mercato. Mc Cormick ha una rete di distribuzione capillare e ci garantirà una crescita da capogiro».
 

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