Milano Finanza - 21 Febbraio 2015

Aziende a tutto pepe
Data:

21 Febbraio 2015

Fonte:

Milano Finanza

Aziende a tutto pepe

Il colosso Usa delle spezie MeCormick si compra a sorpresa l'italiana Drogheria e Alimentari da Sici sgr (che ha il 24% dell'azienda), Hat Holding (con il 16%) e dalla famiglia Carapelli-Barbagli, già proprietaria della Carapelli, leader nell'olio extra vergine di oliva. L'annuncio è stato dato ieri dalla stessa McCormick con una nota. L'operazione non era affatto attesa. Non prima dello scorso settembre i due fondi erano subentrati Ad Alto Partners sgr, che nel marzo 2010 aveva comprato il 40% del gruppo alimentare tramite il fondo Alto Capital II. In un primo tempo i Carapelli-Barbagli attueranno lo spin-off del brand Nuova Terra (cereali, legumi e zuppe) che resterà in capo alla famiglia, cosi come la controllata Le Bontà, alla quale fa capo il brand I Toscanacci (sughi di cacciagione). Il resto di Drogheria e Alimentari, invece, compreso il brand Maribù (decorazioni per dolci), sarà ceduto agli americani. Oltre ai fondi, anche la famiglia uscira del tutto dal capitale della società ma, grazie a un pluriennale rapporto di fiducia personale sviluppato con il top management di McCormick, oggi guidato da Alan Wilson, ne manterrà la guida almeno per i prossimi tre anni. Il closing dell'operazione, atteso entro fine maggio, è soggetto alle autorizzazioni antitrust. Advisor finanziario di Drogheria e Alimentari è stato Kon, con sedi a Firenze e Milano, nelle persone di Francesco Ferragina e Giovanni Nucera, mentre advisor legale stato lo studio Miccinesi. Per McCormick, l'operazione stata originata ed eseguita da CP Advisors, con uffici a New York e Milano, guidata da Salvo Mazzotta e Marco Garro. Advisor legale è stato Baker&MeKenzie. Drogheria e Alimentari (a perimetro ridotto come, spiegato prima) è stata valutata 85 milioni di euro, cioè più di 9 volte l'ebitda 2014. La valutazione include un earn out che sara pagato nel 2018 per un valore sino a 35 milioni di euro legato ai risultati della società a fine 2017. Drogheria e Alimentari ha fatturato, a livello consolidato, nel 2014 circa 60 milioni di euro (dai 55 del 2013), di cui circa il 20% dall'export in oltre 60 Paesi, generando un ebit da superiore a 8 milioni (da 6,6). Il fatturato delle aziende cedute a Mc Cormick, invece, ha superato 50 milioni di euro l'anno scorso per un ebitda del 12%. Drogheria e Alimentari è leader nel mercato italiano delle spezie. Il 60% del business della società è rappresentato da prodotti a marchio Drogheria e Alimentari, il rimanente 40% generato nel private label, con cui Drogheria fornisce tutte le catene distributive italiane e anche alcune estere (l'azienda toscana ha una quota di mercato del private label in Italia superiore al 95%). Negli ultimi 10 anni, il giro d'affari è salito a doppia cifra. I numeri di McCormick sono del tutto diversi. Fattura circa. 4,5 miliardi di dollari e ne capitalizza circa 9 a Wall Street. ll gruppo attivo nei mercati retail e foodservice con un portafoglio di marchi leader di mercato in ogni area geografica, come McCormick, Old By, Lawry's (Usa), Club House (Canada), Dueros (Francia), Schwartz (UK), Kamis (Polonia e Russia), Silvo (Olanda), Simply Asia e Thai Iiitehen nel segmento etnico. Ma McCorrnick anche il principale produttore di salse e insaporitori per McDonald, Frito Lay (Pepsi) e Kentucky Fried Chicken. Con questa operazione McCormick vuole sviluppare il business internazionale di Drogheria e Alimentari, in particolare in Usa, Canada, Russia ed Estremo Oriente, mantenendo la produzione in Italia e anzi raddoppiando la capacità con l'ampliamento dell'impianto di San Piero a Sieve, e sarà completato entro il 2015, con impatto positivo sul territorio e sull'occupazione locale. In Italia Drogheria, inoltre, opererà come polo di aggregazione, essendo già previste acquisizioni che saranno integrate nella piattaforma produttiva e distributiva di Drogheria. 

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